Spieghiamo come i prezzi di borsa influenzano il prezzo della spesa di alcuni generi alimentari primari a differenza di alcune eccellenze di nicchia del made in Italy come i grani antichi.
Perche’ e’ importante tutelare il lavoro degli agricoltori?
Sentiamo spesso in tv ‘E’ aumentato in borsa il prezzo del grano.’ Cosa vuol dire?
Il grano, in particolare i grani moderni, sono alla base della preparazione dei principali alimenti della popolazione mondiale, quali il pane e la pasta. Infatti, vengono definiti commodities, come altri beni quali il vino, la frutta, la verdura. Sono oggetto di scambio in tutto il mondo e vengono, perciò, negoziati sui mercati finanziari regolamentati, con un prezzo che e’ soggetto quotidianamente ad oscillazioni.
Come viene stabilito il prezzo del grano?
C’e’ la famosa legge della domanda e dell’offerta ma non e’ l’unico fattore.
C’è il costo dell’energia necessario alla molitura, quello del gasolio per i trattori, quello dei fertilizzanti ed altri prodotti chimici, laddove utilizzati. Ci sono fattori climatici quali la siccità che ne condizionano la produzione. Ci sono i futures che, pur avendo una funzione positiva, a volta condizionano i prezzi in maniera negativa, come recentemente successo con il gas.
Menzioniamo, inoltre, i fattori geopolitici, che, nel 2022, ci hanno fatto scoprire che la Russia e l’Ucraina sono tra i principali produttori mondiali di grano, insieme al Canada.
Infine, essendo lo scambio sul mercato libero, non di rado succede che anche materie prime quali lo stesso grano siano soggette alla speculazione di spregiudicati investitori. Menzioniamo quest’articolo dell’Linkiesta che spiega come la speculazione spesso danneggia i più piccoli come i contadini.
E i grani antichi?
Le tante varietà di grani antichi, incluse le 16 che con orgoglio vendiamo nel nostro UNSACCO, non hanno un prezzo di borsa di riferimento neppure sui mercati Italiani.
Come mai?
Ogni varietà può essere coltivata solo in una determinata zona geografica, ha delle specifiche caratteristiche che la differenziano dalle altre, ha un suo adattamento in equilibrio con i climi locali. Sono varietà quasi esclusivamente coltivate in maniera biologica e con metodi antichi quali la rotazione.
Sono varietà non standardizzabili che si prestano solo ad una lavorazione artigianale e, per questo motivo, non sono utilizzate dall’industria alimentare. Perciò possiamo concludere che non sono annoverate come ‘commodities’.
Cosa ne determina, allora, il prezzo?
I metodi di coltivazione sostenibili e la molitura a pietra ne determinano una resa agricola bassa, e, di conseguenza, un prezzo più alto, ma ci forniscono moltissime proprietà nutritive e una qualità del prodotto molto alta con profumi inebrianti e sapori di altri tempi.
Inoltre, la non standardizzabilità, un lavoro certosino da parte dei contadini e dei mugnai nel curare le fasi della coltura e della molitura di una materia prima delicata va riconosciuta.
Infine, per fortuna, i prodotti chimici non sono utilizzati e non pesano nel calcolo del prezzo.
Per questo motivo, gli accordi con i produttori di grani antichi non possono essere condizionati dai prezzi di borsa ma sono determinati su un valore che comprende non solo la copertura dei costi di produzione ma anche un contributo per i futuri investimenti e un utile calcolato sulla base del principio dell’equo compenso.
In questo modo, ci guadagna anche il cliente in termini di qualità, trasparenza e tracciabilità e ci guadagna anche il made in Italy agricolo e le economie locali.
Vogliamo che i nostri clienti non solo soddisfino piacevolmente i loro palati ma che contribuiscano a sovvenzionare indirettamente le economie regionali! Scopri qui la nostra filiera e scopri i nostri prodotti a base di grani antichi.